RETE ITALIA

casa Veronelli

casa Veronelli
Il Blog che guida e orienta a buoni ristoranti, hotel, agriturismo, artigiani, vini, libri, eventi del bel paese.

WORLD WINE PASSION

WORLD WINE PASSION
È stato fondato da un piccolo gruppo di appassionati, con lo scopo di informare raccontando storie di territori, di persone, ma soprattutto di passioni. Crediamo nei produttori, quelli che lavorano bene, che rispettano il territorio. Ma in particolare prestiamo attenzione a quelli "piccoli", che con le loro identità portano avanti tradizione e tipicità. Li sponsorizzeremo fieramente offrendo loro uno spazio sulla nostra homepage. Il nostro scopo è divulgare cultura e informazione dando una scelta più ampia dei prodotti enogastronomici, perché amiamo la terra, e chi appassionatamente la lavora.

scelte di gusto

Scelte di vino

guida pizza

ristotv

Italia a Tavola

ORANGE ANIMATION

Wine & Fashion Magazine

A mag created with Madmagz.

Wine & Fashion Magazine

A mag created with Madmagz.

WINE & FASHION MAGAZINE

A mag created with Madmagz.

Primo maggio, a Rosarno per il lavoro e la legalità



A Rosarno il corteo organizzato per la manifestazione nazionale del Primo maggio di Cgil, Cisl e Uil. Il corteo si è mosso dall'ex Rognetta, la fabbrica che fino a gennaio scorso ospitava gli immigrati africani allontanati dopo la rivolta del gennaio scorso e la successiva reazione di una parte degli abitanti del paese, con pestaggi e ferimenti ai danni degli extracomunitari. Alla fine del suo percorso ha raggiunto piazza Giuseppe Valarioti: qui gli interventi dei segretario generali di Cgil, Cisl e Uil, Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.
Ha anche le caratteristiche di una festa la manifestazione nazionale di Rosarno. Nel corteo, insieme ai manifestanti ed ad esponenti politici e di varie associazioni, hanno sfilato due bande che hanno eseguito brani della tradizione popolare. Mescolati ai manifestanti anche gli attivisti di una associazione, I Giganti, che sfilano all'interno di grandi sagome di cartapesta su trampoli, creando momenti di animazione e folclore. Il clima e' di festa e di grande partecipazione, con gli abitanti delle case, che si affacciano sulle strade lungo le quali sta sfilando il corteo, che salutano i manifestanti dai balconi e dalle finestre.
Sono circa 15 mila i partecipanti alla manifestazione nazionale per il Primo maggio a Rosarno. Il dato è stato reso noto dai sindacati sul palco, allestito a piazza Valarioti.
"Se dovessimo dividerci dai tanti amici immigrati, l'Italia si fermerebbe". Lo ha detto il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, alla testa del corteo di Rosarno. "L'Italia è più forte se riesce a far vivere l'integrazione come fatto positivo: una energia importante per uscire dalla crisi". Bonanni ha quindi ringraziato le forze di polizia "per aver assicurato alla giustizia alcuni mercanti di braccia: un forte esempio che chi trasgredisce la legge deve essere punito. Attraverso la solidarietà e la legalità, il lavoro per tutti non potrà che prosperare".
Un bonus alle imprese per le assunzioni di giovani, donne e ultracinquantenni. E' la proposta del segretario generale della Cisl, Bonanni, il quale ha chiesto al Governo centrale, alle Regioni e ai Comuni uno "sforzo inusuale" sui temi dell'occupazione. Il sindacalista, in particolare, ha chiesto che nei prossimi giorni si svolga una riunione con i presidenti delle Regioni per una verifica sulla situazione del Meridione. Andrà quindi fatta, per Bonanni, una verifica con il Governo centrale "per vedere il da farsi, come superare le lentezze burocratiche".
Un piano straordinario per il lavoro: lo chiede il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, secondo il quale nei prossimi anni si prospetta una ripresa "senza occupazione". Da qui la necessità di "politiche che sostengano lo sviluppo e la ripresa e soprattutto un Piano per il lavoro".
"Rosarno è una, ma in Italia ci sono tante Rosarno, non solo nel Mezzogiorno ma anche al nord", ha detto il segretario generale mentre sfila al corteo della manifestazione nazionale che si svolge nella cittadina calabrese. "Rosarno è diventata una città simbolo del bisogno di lavoro e dei diritti di chi lavora, e del rapporto tra la criminalità organizzata e lo sfruttamento del lavoro".
EPIFANI, GOVERNO FACCIA DI PIU',NON CANCELLI SUD - "Il governo la smetta di cancellare il Mezzogiorno dai propri interessi, scelte e politiche". Così il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, è tornato dal palco nel corso del suo intervento, a chiedere un "vero e proprio piano per il lavoro e la disoccupazione". "Ci sono tante aziende che chiudono nel nord, al centro e nel sud - ha detto - ma quando chiude un'azienda al sud non è facile trovare un'azienda che riaprirà. Chiediamo al governo di fare di più perché questa è una crisi difficile che durerà". Il segretario della Cgil ha chiesto anche che ai lavoratori immigrati sia consentito di restare in Italia finché percepiscono gli ammortizzatori sociali e non siano costretti a tornare alla clandestinità. Epifani ha anche giudicato "privo di umanità mandare via dalle scuole e dagli asili bambini perché i genitori non ce la fanno a pagare le rette".
Le mafie "soffocano le libertà e i diritti: liberarsi dalle mafie significa liberare la dignità di chi lavora". Parole scandite dal segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, nel comizio. "Oggi siamo a Rosarno - ha detto - per dare un segno di speranza e ce la possiamo fare. Noi non vogliamo lasciare solo nessuno. Rosarno non è un'altra Italia, è l'Italia; non è un'altra Europa, è l'Europa. La battaglia la vinciamo insieme e la si vince a Napoli e a Torino, a Rosarno e a Milano".
''Ancora una volta il sindacato italiano ritrova unita' sui grandi temi: lavoro, diritti, precarieta' e disoccupazione. Se ci si batte insieme siamo piu' forti'', ha detto Epifani, aggiungendo: ''ripartiamo, non fermiamoci a Rosarno''. Per Epifani, e' questa una richiesta che viene ''dalla piazza, dai lavoratori e dai giovani. Viva il movimento unitario delle lavoratrici e dei lavoratori italiani'', ha concluso terminando il comizio.
ANGELETTI, RIFORMA FISCO E TAGLIO COSTI POLITICA - Il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, incalza il governo chiedendo di "cominciare a fare sul serio le riforme"che devono riguardare il fisco e il costo eccessivo della politica. Parlando mentre sfila al corteo dei sindacati per il Primo maggio a Rosarno, il sindacalista ha sottolineato le "due anomalie" del nostro paese: l'elevata evasione fiscale ed il costo eccessivo della politica. "Da lì - ha detto - bisogna cominciare a fare le riforme. Bisogna spendere - ha insistito - per il funzionamento della politica".
Il lavoro nero lo si combatte uniti. E' la convinzione del segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, il quale, nel suo intervento a conclusione della manifestazione a Rosarno per il Primo Maggio, ha rilevato come la questione riguardi tutti noi. Per questo, ha aggiunto, "non possiamo girare la testa dall'altro lato". Per il sindacalista, il problema del lavoro nero "non lo risolve solo lo stato". "Bisogna mettersi insieme - ha aggiunto - imprenditori e politici armati di buona volontà che hanno capito che bisogna migliorare e cambiare".
BONANNI, PUGNO DI FERRO CONTRO LAVORO NERO - Contro il lavoro nero ci vuole il "pugno di ferro". La richiesta è del numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni, il quale su questo tema ha chiesto una "azione senza sosta". Per il sindacalista, vanno isolati i "mercanti di braccia che vivono sul sangue degli immigrati". "In Italia - ha detto - ci sono ancora sacche di schiavitù. C'é da vergognarsi. Sono cittadini del mondo mal pagati, calpestati nella loro dignità, ma calpestando loro calpestiamo anche noi, non esistono confini tra le persone". Parlando più in generale della crisi economica, Bonanni ha chiesto ai governi di governare la finanza o sarà la finanza che comanderà, come è successo negli ultimi venti anni. "La precarietà e la disoccupazione - ha concluso - è anche causa del dominio della finanza sui governi: occorre ribaltare questa logica".
Il sindacato sulle questioni "essenziali si unisce", a differenza di ciò che accade nella politica. E' l'opinione del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, secondo il quale nel sindacato ci sono pure opinioni diverse, ma "c'é una bella differenza tra il sindacato ed il comportamento della politica", ha aggiunto. "Il sindacato, seppure all'interno ci siano opinioni diverse, si unisce sulle questioni essenziali. Invitiamo la classe dirigente a essere più conseguente".
BERSANI, GOVERNO PARLI DI LAVORO CHE NON C'E' - "Oggi deve arrivare al Governo un messaggio chiaro: vuoi parlare di lavoro?". Lo ha detto Pier Luigi Bersani, segretario nazionale del Pd, appena arrivato ad Empoli per la manifestazione del Primo Maggio. "Il Governo parli del lavoro che non c'é, almeno una volta - ha detto Bersani -. Forse Berlusconi ricorderà che era partito, anni fa, con un milione di posti di lavoro. Adesso quel milione lì manca. Bisogna che ci rimettiamo tutti quanti a concentrarci su questo problema e bisogna, da domani, che il Governo cominci a parlare di questa cosa che si chiama lavoro, che è la preoccupazione numero uno degli italiani". Bersani, in testa al corteo del Primo Maggio con il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi e il segretario nazionale del Psi, Riccardo Mencini, è stato accolto da un lunghissimo applauso.
TETTAMANZI, LAVORO SIA DECENTE E SOLIDALE - Non un lavoro qualsiasi "ma un lavoro "decente", "stabile", sia per i giovani sia per chi il lavoro lo ha perso, "un lavoro a misura della propria umanità, delle giuste esigenze dei propri familiari, delle persone di cui hanno responsabilità ". E' questa l'esortazione che l'arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, rivolge nel giorno della festa dei lavoratori, unita ad un appello alla "solidarietà ", a ripartire equamente la riduzione del lavoro. Un testo nel quale è centrale proprio la crisi economica dalla quale, osserva Tettamanzi, "occorre imparare, non soltanto uscire; altrimenti, altre e nuove crisi incomberanno domani come una costante minaccia, pronte prima o poi a rinascere dalle ceneri di quella appena estinta". "Ma non basta - aggiunge Tettamanzi - occorre anche si attivi una rinnovata solidarietà tra lavoratori... Non sempre infatti la difficoltà unisce le persone! Viceversa, soltanto assieme è possibile giungere a redistribuire più correttamente gli oneri della crisi oggi e a trovare soluzioni per il domani. Penso ad esempio ai contratti di solidarietà, che consentono di ripartire in modo equo una riduzione di lavoro divenuta ormai inevitabile, scongiurando in molti casi il ricorso al licenziamento. Il lavoro è problema di tutti, non di alcuni soltanto". Ma prima ancora viene l'esigenza di un lavoro "stabile": "Come poter parlare ai giovani di speranza - si chiede Tettamanzi - se mancano così spesso le condizioni basilari per rendere loro possibile un futuro sereno, che consenta di formare una famiglia, di realizzare un progetto di vita, di mettere a frutto anni di preparazione e di studio?".
MANIFESTAZIONE CONFEDERALI A MILANO - Circa 30 mila persone - secondo gli organizzatori - hanno preso parte alla manifestazione del Primo Maggio a Milano, intitolata a 'Lavoro, legalita' e solidarietà, organizzata da Cigl, Cisl e Uil. Il corteo è partito poco prima delle 10 dai Bastioni di Porta Venezia e dopo aver attraversato il centro è giunto in piazza Duomo dove si è tenuto il comizio conclusivo. Alla Festa del Lavoro hanno preso parte ufficialmente le istituzioni tanto che il 'serpentone' era preceduto da una banda musicale e dai rappresentanti di Regione, Provincia e Comuni con i gonfaloni e le fasce tricolori, seguiti da un furgoncini rosso che ha diffuso musica, canzoni partigiane e slogan. Fra i partecipanti si sono notate bandiere del Pd e di Rifondazione Comunista, tanti precari e immigrati, lavoratori di aziende in crisi, disoccupati. Il tutto era chiuso - come è ormai tradizione - da un nutrito gruppo di militanti di Lotta Comunista. Tutto si è svolto nella massima tranquillità e, anche se i temi trattati sono stati della massima serietà (indicativo uno striscione degli over 40: 'Troppo giovani per andare in pensione, troppo vecchi per lavorare'), è stato anche occasione per fare un happening spensierato. Ci sono stati solo due brevissimi momenti di contestazione. Un gruppo di lavoratori è andato a protestare con fischietti e a distribuire volantini davanti a una profumeria in corso Vittorio Emanuele. Poiché il negozio, che era annunciato aperto, era chiuso tutto si è spostato davanti al Mondadori Multicenter. Quindi quando dal palco l'assessore milanese al Commercio, Giovanni Terzi, ha portato il saluto del sindaco Letizia Moratti diversi lavoratori hanno iniziato a fischiare. Ma tutto è finito rapidamente anche perché i sindacati hanno apprezzato la decisione, presa dal Comune, di non aver concesso deroghe di apertura ai negozi. Poi hanno parlato tre delegati sindacali dei metalmeccanici, Metalli Preziosi, della comunicazione, Telecom, e del commercio, Sma. E tutti hanno sottolineato "la spostamento dallo sviluppo industriale alla rendita e alla speculazione finanziaria" e la necessità di tutelare i dipendenti con politiche di sviluppo e di sostegno alle imprese in difficoltà e con il rafforzamento e l'estensione degli ammortizzatori sociali con finalità però di reinserimento al lavoro. Argomenti su cui hanno insistito il segretario lombardo della Uil, Walter Galbusera e quelli milanese della Cisl, Danilo Galvagni e della Cgil, Onorio Rosati fra gli applausi.

Nessun commento: