Premiati cinquant'anni di qualità, ricerca e innovazione. Zonin è la più importante realtà vitivinicola del nostro Paese. La guida illuminata di Gianni Zonin, che all'attività di produttore di eccellenti vini unisce quella di banchiere di successo
Sarà un Vinitaly d'eccezione quello che si appresta a vivere la famiglia
Zonin che è alla guida della principale realtà vitivinicola privata
italiana. L'Italia - grazie all'impegno costante per la massima
qualità, agli investimenti massicci che anche negli anni di crisi sono
stati fatti per migliorare i vigneti e alla ricerca incessante condotta
dal team di tecnici della Casa vinicola Zonin e delle aziende che sono
radicate nei migliori terroir da vino nazionali - riconquista il
primato assoluto nel concorso internazionale Gran Vinitaly, il premio
internazionale di maggiore importanza. Il verdetto del 18° concorso
enologico Gran Vinitaly è inequivocabile: la Zonin è la migliore
azienda italiana e mondiale. Era dal 2005 che un produttore nazionale
non riceveva questo prestigiosissimo riconoscimento.
Il Gran
Vinitaly premia infatti non un singolo vino, ma l'intera produzione di
una medesima casa vinicola. Il cavaliere del lavoro Gianni Zonin - che è
anche presidente della Banca popolare di Vicenza, uno dei gruppi più
dinamici nel settore del credito a contatto con il territorio - proprio
lo scorso anno ha celebrato le nozze d'oro con il vino, così commenta:
«Sono lusingato: dopo cinquant'anni di sforzi continui e incessanti
alla ricerca della qualità totale che si sono tradotti in massicci
investimenti in vigna, nella formazione di un team di tecnici che conta
oltre 32 enologi e agronomi, nella mission delle nostre aziende di
coniugare la massima qualità con la massima fruibilità del vino, viene
riconosciuta la nostra leadership in termini di capacità produttiva. E
quando dico leadership intendo in qualità, in terreni vitati, in ricerca
tecnologica, in capacità distributive, in salvaguardia della identità
dei territori dove operiamo, in esaltazione dei vini da vitigni
autoctoni. Se penso - continua Zonin - a quanto abbiamo fatto in Friuli
con il Refosco dal Peduncolo Rosso, in Toscana con il Sangiovese, il
Puglia con il Negroamaro, in Sicilia con il Nero d'Avola, in Piemonte
con il Dolcetto e la Barbera, in Lombardia con la Bonarda posso
affermare che siamo stati tra i più strenui difensori del patrimonio
viticolo nazionale. Ma abbiamo anche unito tradizione e innovazione
rafforzando la rete distribuitiva, migliorando costantemente le
pratiche enologiche, riuscendo a interpretare al meglio i tre momenti
che costituiscono la vita di un'azienda vinicola: quello agricolo,
quello produttivo e quello commerciale. I nostri sforzi sono sempre
stati indirizzati a far bere bene i nostri clienti al prezzo giusto.
Che si tratti delle produzioni a marchio Zonin o delle esclusivissime
bottiglie delle nostre aziende agricole la filosofia produttiva è
sempre rivolta a dare il maggior vantaggio possibili in termini di
soddisfazione del gusto e di giusto esborso econimico ai nostri
clienti».
La famiglia Zonin possiede dieci aziende agricole, per un
vigneto complessivo che si estende su oltre 1.800 ettari vitati, oltre
alla storica casa di Gambellara e a un presidio di qualità negli Stati
Uniti, a Barbousville (Virginia) che ha fatto conoscere agli americani
il fascino del Nebbiolo. Le nove tenute sono ubicate in Piemonte
(Castello del Poggio) in Lombardia (Il Bosco dove si producono alcuni
dei migliori spumanti di tutto l'Oltrepò Pavese), in Veneto, in Friuli
(dove Ca' Bolani è di gran lunga la più importante azienda della
regione) in Toscana (con Castello d'Albola e in Maremma Montemassi), in
Puglia (dove Masserie Altemura è diventata un importante produttore di
Negroamaro) in Sicilia (con Feudo di Butera che ha nel Nero d'Avola la
sua punta di diamante) e producono circa 20 milioni di bottiglie.
Di tutta questa produzione d'eccellenza Gianni Zonin ha creato una
realtà denominata Gianni Zonin Vineyards che al concorso Gran Vinitaly
ha sbaragliato una agguerritissima e foltissima concorrenza. Il premio è
stato assegnato alla Zonin dopo che sono stati esaminati dalla giuria -
selezionata dal comitato di gestione presieduto da Ettore Riello
presidente di Veronafiere e costituita dall'Oiv, dai ministeri delle
politiche agricole e dello sviluppo economico, dall'Assoenologi e
dall'Asi e dall'Ice - 3.646 vini provenienti da 27 differenti Paesi. Il
Gran Vinitaly è stato assegnato tenendo conto dei punteggi ricevuto dai
vini delle diverse aziende nelle diverse categorie.
Nessun commento:
Posta un commento