Il nuovo governatore del Veneto prima scherza sulla sua "duplice"
posizione, poi infonde una nota di ottimismo
Nessun taglio del nastro, ma il deblocage, dalle stesse mani del ministro-governatore, della prima bottiglia di prosecco targata Docg. "Un sogno che si realizza - ha detto Zaia riferendosi al vino le cui bollicine sono ormai preferite da mezzo mondo a quelle dello champagne - perché si tratta di una delle tipicità del Veneto di cui andare orgogliosi".
Ma per Zaia Vinitaly è comunque un'alba infinita capace di orizzonti positivi. "La presenza del presidente Giorgio Napolitano a Verona - ha spiegato - è un grande segnale: è la persona giusta al momento giusto per inaugurare la stagione delle riforme, che riguarderà il Veneto e riguarderà l'Italia tutta".
Quello di Zaia, insomma, è stato un intervento a tutto campo, che ha spaziato dal suo nuovo ruolo di presidente del Veneto, con l'impegno a dare concretamente il via alle riforme che servono ai veneti, alla regione, al suo futuro e al Paese, ai temi strategici del settore primario ed al ruolo del vino. 'Abbiamo passato il momento in cui si vedeva la luce in fondo al tunnel - ha proseguito - e siamo a scorgere il sole, con un Pil che e' aumentato dell'1%. Ma proprio per questo c'é molto lavoro da fare". Il vino è un grande biglietto da visita e dobbiamo promuoverlo, non penalizzarlo, ha aggiunto il ministro, riferendosi a quanti sono per la tolleranza zero in fatto di consumo di vino alla guida. Il 98% degli incidenti stradali ha altre cause, ha ricordato, e non si può far passare per ubriaconi coloro che bevono un paio di bicchieri a pasto. "Portare il tasso alcolemico a zero - ha sottolineato Zaia - è una cazzata".
Vinitaly 2010 occupa una superficie netta di oltre 92mila metri quadrati per 4.200 espositori e prevede 150 mila visitatori da oltre 100 Paesi. E' oggi la più grande fiera del mondo dedicata al settore vinicolo e, unitamente alle rassegne Sol, Agrifood Club ed Enolitech, rappresenta un unicum di 4.800 espositori in rappresentanza delle migliori produzioni alimentari, italiane e non solo.
"Abbiamo sempre sostenuto che Vinitaly - ha affermato il presidente di Veronafiere, Ettore Riello - è il punto di incontro di tutti gli attori del comparto, l'espressione promozionale del prodotto, del sapere e degli affari. Un concetto che voglio ribadire con forza, proprio per sottolineare l'importanza di affrontare uniti le sfide. E la prima, è quella di sostenere il settor, offrendo alle aziende opportunità di crescita, in Italia e all'estero".
"In questi anni - ha concluso - abbiamo cercato di far vivere la manifestazione per 365 giorni l'anno, con diverse iniziative sui mercati più interessanti e dinamici del mondo: India, Russia, Stati Uniti, Cina, Giappone. Ai quali si sono aggiunti Corea del Sud, Singapore, Brasile e Svezia".
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