Ma anche questo potrebbe rivelarsi un pronostico sbagliato: una fonte
molto vicina alla Congregazione per le Cause dei Santi spiega infatti
che "onestamente nessuno può dire" che la beatificazione non riesca a
essere proclamata entro l'anno. La causa di canonizzazione per Wojtyla
era partita con l'acceleratore. Ratzinger, non appena eletto papa, aveva
concesso al processo su Giovanni Paolo II una speciale deroga che
dispensava dalla canonica attesa dei cinque anni dalla morte per avviare
la causa. Poi, ricorda la fonte, "Benedetto XVI ha detto che il
'dossier' Wojtyla doveva avere la precedenza sugli altri e così è
stato". Conclusa la prima fase, cosiddetta diocesana, e proclamate le
virtù eroiche di Wojtyla il 19 dicembre scorso, il processo è ora nella
fase di studio -da parte di una apposita commissione medica - del
miracolo che sarebbe avvenuto per la speciale intercessione di Wojtyla,
la guarigione dal Parkinson di uan suora francese. Un miracolo su cui
alcune voci, in particolare della stampa polacca, avevano avanzato dubbi
e ombre paventando la possibilità che, non risultando 'affidabile',
venisse scartato a favore di un altro. La fonte assicura invece che la
commissione, che si riunirà dopo Pasqua, sta lavorando con scrupolo e
"ponendosi tutte le domande possibili" sul caso della suora francese ma
senza nessuna "perplessità".
I dubbi avanzati, spiega, "sono cose che si dicono in giro ma nessuno
di quanti stanno esaminando il miracolo sa niente" del presunto
peggioramento delle condizioni della donna, peraltro smentito dalla
Chiesa e anche da giornalisti che l'hanno di recente intervistata.
Speculazioni, aggiunge inoltre, sono quelle di chi parla di
rallentamento della causa. "Si dice così di tutte le cause" osserva
provocatoriamente e aggiunge: "il caso di Giovanni Paolo II deve avere
la precedenza come chiesto dal Papa e come si vede gli altri aspettano
molto più a lungo, ma anche con la precedenza ci sono tempi tecnici da
rispettare". Ora, spiega l'esperto vaticano, la commissione medica deve
ancora fornire il suo rapporto che passerà poi all'esame della
commissione dei teologi e poi ancora all'ordinaria di cardinali e
vescovi della Congregazione prima che il Papa possa metterci la firma.
Tutti questi passaggi potrebbero compiersi entro l'anno? "Si potrebbe",
replica la fonte vaticana. Il problema semmai, osserva, è rappresentato
più che altro dall'organizzazione logistica e materiale della cerimonia
che avverrà in piazza San Pietro e per la quale si mobiliteranno
centinaia di migliaia di persone da tutto il mondo.
"Non certo un evento che si mette in piedi da un giorno a un altro",
commenta l'esperto. Se da una parte, il popolo del "santo subito" deve
ancora aspettare, dall'altra potrà consolarsi, una volta avvenuta la
beatificazione, con la possibilità di portare un tributo a Wojtyla nella
basilica di San Pietro. Infatti, come ha confermato nei giorni scorsi
il cardinale Angelo Comastri, arciprete della Basilica, una volta beato,
le spoglie di Wojtyla saranno portate dalle Grotte vaticane, dove si
trovano ora, in una tomba da porre in una delle navate di San Pietro.
Nessun commento:
Posta un commento