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" FACCIAMO LA TV "

LA TELEVISIONE A SCUOLA Il comune di Sondrio sostiene un progetto per far conoscere la televisione nelle scuole. Dietro l’idea, la volontà di educare i giovanissimi allo strumento della comunicazione. Anna Rabbiosi Facciamo la televisione è un format di Enzo Meli con la collaborazione di Daniela Castelli, che consente a bambini e ragazzi di conoscere e interpretare la televisione. Un progetto sperimentale che l’amministrazione di Sondrio, grazie all’attenzione rivolta al programma didattico dal sindaco Alcide Molteni e dall’assessore alla Cultura, Marina Cotelli, è stato realizzato con successo nelle scuole elementari e medie della città. Oltre che produrre materialmente un loro format, cioè un modello di produzione televisiva o trasmissione, i ragazzi coinvolti, insieme con genitori, insegnanti, dirigenti e pubblico, hanno potuto sperimentare le proprie qualità televisive e far capire cosa per loro significa o potrebbe significare la televisione. L’occasione per mettere in pratica l’iniziativa è stata quella del SondrioFestival, il concorso internazionale dedicato ai documentari sui parchi, che ha luogo a Sondrio ogni anno in autunno. Un’opportunità unica per far conoscere il progetto di Facciamo la televisione a un pubblico di per sé già appassionato. CONTENITORE DI REGOLE Facciamo la televisione non è un palinsesto (l’insieme delle trasmissioni programmate da una emittente per un dato periodo) né un filmato (in senso stretto, il prodotto tipico dell’industria cinematografica, formato da una sequenza di immagini dette fotogrammi), né un esempio sporadico di programma (definizione del percorso per raggiungere un determinato obiettivo tenendo conto delle risorse disponibili, delle condizioni al contorno, delle attività da intraprendere e dei tempi necessari per realizzarle), ma piuttosto il ‘contenitore’ delle regole per per la realizzazione di una vera e propria trasmissione, un programma televisivo, pronto per essere trasmesso e diffuso nell’etere attraverso tv, internet o un qualsivoglia sistema multimediale, realizzato da bambini e ragazzi. Un modo per fare televisione creativo e con un valore aggiunto in più: la televisione è pensata, scritta e realizzata da chi dovrà guardarla negli anni futuri, i nostri figli. «Non dico niente di nuovo - dice il sindaco di Sondrio, Alcide Molteni - se sottolineo che oggi più che mai la televisione nelle case è subìta e proprio i bambini sono i primi a farne le spese. Dovrebbero essere maggiormente tutelati e per questo mi è sembrato interessante sostenere e promuovere un’iniziativa come questa: ho trovato doveroso da parte dell’amministrazione pubblica mettere a disposizione, far sì che venissero usate le ‘nostre’ scuole, per mettere a disposizione della televisione uno strumento nuovo quello di compartecipazione alla crescita della tv e degli utenti che la utilizzano. Io sono un medico e, di questi tempi, mi sono sempre più convinto che l’informazione televisiva e generale sia troppo invasiva e a volte eccessiva. Basta vedere cosa sta succedendo con l’influenza A». La full immersion nel mondo della televisione è durata 21 giorni a Sondrio, il tempo utile, per realizzare, sfruttando il clima dettato dalla manifestazione internazionale in atto, due format. Ma fare la televisione si può imparare durante tutto l’anno scolastico: le formule di adattamento ai diversi cosi didattici sono molto elastiche. Il progetto, inserito nel programma didattico di supporto delle elementari e delle medie a Sondrio ha dato origine a due trasmissioni televisive di 50 minuti l’una. Il tutto seguendo le linee guida di un progetto ‘low cost’, cioè a basso costo. I ragazzi delle scuole si sono occupati di ambiente e di tutela con due trasmissioni televisive totalmente realizzate da loro in un percorso faticoso eppure entusiasmante, che non dimenticheranno facilmente. BUONA IDEA «L’idea mi è piaciuta subito - spiega l’assessorealla Cultura del comune di Sondrio, Marina Cotelli - ed è stata un successo. L’opportunità è stata ben accolta da dirigenti e genitori, ed è stato possibile vedere all’opera i nostri ragazzi in qualcosa che altrimenti non avrebbero potuto sperimentare. In più l’hanno fatto giocando». I bambini nel ruolo di registi, cameraman, direttori di produzione, microfonisti, attori e conduttori, e molto altro, hanno saputo interpretare la televisione con l’intenzione di conoscere l’ambiente e la natura, e trasmettere questa conoscenza attraverso il linguaggio di ogni giorno. «Con questo format si intende ‘formare’ l’evoluzione, in campo televisivo, di menti giovani - spiega Enzo Meli, regista e autore televisivo -. È necessario creare anche l’ambiente ‘mentale’ idoneo alla conoscenza, alla cura e all’espressione di ciò che significa la tutela sia della cultura, ma anche della storia o della natura in ambito televisivo: qui come in altri settori bisogna imparare a come evitare gli errori per non ripeterli». Tanta energia e tante idee hanno fatto capolino dalle 10 alle 12, ogni giorno nelle aule scolastiche di Sondrio, sotto la supervisione degli insegnanti e dei maestri della televisione Meli-Castelli. Le trasmissioni realizzate sono state: un quiz-musicale il cui leit motive è stato quello di conoscere l’ambiente per tutelarlo e un talk show, in cui i protagonisti sono stati gli animali (i ragazzi vestiti da animali) e il rapporto uomo-animale. TELEVISIONE ED EDUCAZIONE «La televisione dei ragazzi non esiste più - ha detto Cino Tortorella, presente alla conferenza stampa di inaugurazione del progetto fatta dai bambini e per i bambini, quella che non li offende. Complimenti per la vostra iniziativa: voi state facendo quello che si voleva fare e a volte ci si riusciva agli inizia della televisione: coinvolgere i ragazzi e interessarli e soprattutto senza offenderli. Vi interessate di bambini, cosa che la televisione, anche quella di Stato, ormai non fa più da molto tempo. Questo è un modo di fare televisione, che rispetta e tutela i nostri figli». Far interagire i ragazzi con la realtà geografica e naturale del nostro paese, ma anche del mondo intero con domande semplici e specifiche; sottoporre all’attenzione del pubblico canzoni che piacciono ai ragazzi, che li rappresentano e che loro cantano in play-back, sono tutte cose che fanno parte del primo format. Ogni singolo passo del programma, compresa la scelta musicale, è stato fatto dai ragazzi, in sintonia con gli insegnanti. «Non è stato semplice per noi - dice Carmela Granata, insegnante di IV elementare -, perché le ore di impegno sono state tante e coordinare tutto per niente facile, ma è stato divertente. Io, ad esempio, dimenticavo le battute. Oggi spero di poter avere ancora a che fare con questo progetto, perché è stato illuminante ed educativo».televisivo -. GENITORI SODDISFATTI «Mio marito e io abbiano notato un cambiamento incredibile in nostra figlia - dice Laura Scilini, mamma di Elisabetta Gatti -. Ha più autostima ed è più propositiva: credo che questo corso aiuti molto i nostri figli e che bisognerebbe proporlo nelle scuole di tutta Italia». Un progetto per tutti, che ha coinvolto tutti. Finalmente i ragazzi fanno televisione e la fanno bene. «L’immagine che ho impressa nella mente è lo sguardo e il sorriso festoso dei bambini che hanno partecipato al corso - spiega Daniela Castelli, giornalista di Euronews e caporedattore della rivista Il Corriere de iure publico. «Se posso dire quello che non mi è piaciuto, perché per il resto mi è piaciuto tutto, il progetto mi ha divertito e entusiasmato - dice Francesca Parrotta, presentatrice in erba del format a quiz - è stato dover stare per ore sotto quelle luci: faceva un caldo!». Il percorso didattico affrontato dagli studenti è stato giocoso e stimolante, a detta degli stessi protagonisti, che si sono arricchiti di un’esperienza costruttiva che avrà certamente una ricaduta positiva sulla loro formazione scolastica e civica soprattutto per i suoi risvolti educativi.

" Facciamo la TV " è un progetto che stiamo portando in giro per l'Italia in diverse scuole. Ideatore di tale progetto è il regista e autore ENZO MELI, CHI E' INTERESSATO PUO' CONTATTARMI al n° 349 0670177GRAZIE PER L'ATTENZIONE

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