Il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli (nella foto) e il presidente della provincia Giuseppe Castiglione sono stati rinviati a giudizio per turbamento di pubblico servizio e violazione della legge elettorale.
Avrebbero fatto campagna elettorale nella sala "Dusmet" dell'ospedale Garibaldi alla presenza di decine di medici, paramedici, infermieri e personale amministrativo. Con loro, a giudizio anche l'ex direttore generale dell'ospedale Garibaldi Giuseppe Navarria e suo figlio, Francesco Navarria all'epoca dei fatti era candidato, poi eletto, al consiglio comunale di Catania. Stancanelli e Castiglione avrebbero fatto campagna elettorale utilizzando una sala di un ospedale pubblico durante l'orario di lavoro, da qui il turbamento di pubblico servizio.
Trattandosi di reati minori e dunque di competenza del giudice monocratico, la procura della repubblica decide il rinvio a giudizio di fronte la terza sezione del tribunale di Catania. La prima udienza si terra' il prossimo 7 luglio. (fin qui l'agenzia stampa).
«La vicenda si commenta da sola. Mentre noi lo scorso anno, in campagna elettorale, facevamo il porta a porta nei quartieri della Città, a spiegare il nostro progetto per Catania, il nostro rivale trovava comodo affidarsi alle lobbies dei camici bianchi.» Lo ha dichiarato Nello Musumeci, capogruppo de La Destra-Alleanza siciliana al Comune e antagonista di Stancanelli nella corsa a sindaco. «Quello venuto a galla è solo uno dei tanti analoghi episodi che caratterizzarono quella vigilia del voto. Al di là della rilevanza giuridica, la vicenda appare sconcertante sul piano etico e morale.»
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STANCANELLI RINVIATO A GIUDIZIO: CHIEDEVA VOTI PER SINDACO AI MEDICI DELL'OSPEDALE "GARIBALDI"
Il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli (nella foto) e il presidente della provincia Giuseppe Castiglione sono stati rinviati a giudizio per turbamento di pubblico servizio e violazione della legge elettorale.
Avrebbero fatto campagna elettorale nella sala "Dusmet" dell'ospedale Garibaldi alla presenza di decine di medici, paramedici, infermieri e personale amministrativo. Con loro, a giudizio anche l'ex direttore generale dell'ospedale Garibaldi Giuseppe Navarria e suo figlio, Francesco Navarria all'epoca dei fatti era candidato, poi eletto, al consiglio comunale di Catania. Stancanelli e Castiglione avrebbero fatto campagna elettorale utilizzando una sala di un ospedale pubblico durante l'orario di lavoro, da qui il turbamento di pubblico servizio.
Trattandosi di reati minori e dunque di competenza del giudice monocratico, la procura della repubblica decide il rinvio a giudizio di fronte la terza sezione del tribunale di Catania. La prima udienza si terra' il prossimo 7 luglio. (fin qui l'agenzia stampa).
«La vicenda si commenta da sola. Mentre noi lo scorso anno, in campagna elettorale, facevamo il porta a porta nei quartieri della Città, a spiegare il nostro progetto per Catania, il nostro rivale trovava comodo affidarsi alle lobbies dei camici bianchi.» Lo ha dichiarato Nello Musumeci, capogruppo de La Destra-Alleanza siciliana al Comune e antagonista di Stancanelli nella corsa a sindaco. «Quello venuto a galla è solo uno dei tanti analoghi episodi che caratterizzarono quella vigilia del voto. Al di là della rilevanza giuridica, la vicenda appare sconcertante sul piano etico e morale.»
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