"Sei
anni fa, al suo funerale, noi sentivamo aleggiare il profumo della sua
santità. Per questo motivo ho voluto, nel rispetto della normativa della
Chiesa, che la beatificazione si svolgesse con discreta celerità". Questo uno dei vari commenti di Benedetto XVI durante la tanto attesa beatificazione di Giovanni Paolo II avvenuta ieri a Roma.
La cerimonia si è tenuta ieri a partire dalle 10 in una Piazza San Pietro letteralmente invasa da fedeli accorsi da tutte le parti del mondo, un milione e mezzo secondo
le stime ufficiali. Presenti anche le più alte personalità
istituzionali e politiche: dal presidente della Repubblica a quello del
Consiglio, dai presidenti di Camera e Senato a numerosi capi di stato
esteri.
Un enorme applauso intriso di gioia si è scatenato intorno alle 10:37 quando Joseph Ratzinger ha pronunciato la formula di beatificazione e quando è stato svelato l’arazzo con un’immagine del neobeato sorridente: “Lo sento ogni giorno, è sempre con me, Mi accompagna sempre - ha affermato l’attuale papa, amico di Wojtyla con cui è stato fianco a fianco negli ultimi 23 anni del suo papato - “Ed ecco che il giorno atteso è arrivato, è arrivato presto, perché così è piaciuto al Signore: Giovanni Paolo II è beato!”.
Ancora folla stamattina nella piazza "papale" dove si sta svolgendo la messa di ringraziamento in onore di Karol Wojtyla tenuta dal segretario di stato Vaticano, il cardinale Tarciso Bertone che ha dichiarato il processo di santificazione potrebbe chiudersi nel giro di pochi anni. Molti dei presenti sono pazientemente in fila da ore per accedere alla Basilica (riaperta stamattina presto dopo la chiusura delle 3:30 di stanotte quando era ancora lunghissima la fila) e portare il loro saluto alle spoglie dell’amatissimo papa in carica dal ’78 al 2005. Alcuni pellegrini, soprattutto giovani, hanno passato la notte accampati con materassini e sacchi a pelo nella piazza che durante tutta la giornata è stata tenuta sottocontrollo da microtelecamere piazzate appositamente lungo tutto il colonnato e da polizia e carabinieri.
Ancora appuntamenti per tutta la giornata di oggi: alle 17 il sindaco Alemanno, alla presenza della governatrice della regione Lazio, Renata Polverini, il sottosegretario Gianni Letta e il rettore di Tor Vergata, Renato Lauro, intitoleranno a Giovanni Paolo II la piazza dell'ateneo dove si tenne la giornata della Gioventù nel 2000.
Un enorme applauso intriso di gioia si è scatenato intorno alle 10:37 quando Joseph Ratzinger ha pronunciato la formula di beatificazione e quando è stato svelato l’arazzo con un’immagine del neobeato sorridente: “Lo sento ogni giorno, è sempre con me, Mi accompagna sempre - ha affermato l’attuale papa, amico di Wojtyla con cui è stato fianco a fianco negli ultimi 23 anni del suo papato - “Ed ecco che il giorno atteso è arrivato, è arrivato presto, perché così è piaciuto al Signore: Giovanni Paolo II è beato!”.
Ancora folla stamattina nella piazza "papale" dove si sta svolgendo la messa di ringraziamento in onore di Karol Wojtyla tenuta dal segretario di stato Vaticano, il cardinale Tarciso Bertone che ha dichiarato il processo di santificazione potrebbe chiudersi nel giro di pochi anni. Molti dei presenti sono pazientemente in fila da ore per accedere alla Basilica (riaperta stamattina presto dopo la chiusura delle 3:30 di stanotte quando era ancora lunghissima la fila) e portare il loro saluto alle spoglie dell’amatissimo papa in carica dal ’78 al 2005. Alcuni pellegrini, soprattutto giovani, hanno passato la notte accampati con materassini e sacchi a pelo nella piazza che durante tutta la giornata è stata tenuta sottocontrollo da microtelecamere piazzate appositamente lungo tutto il colonnato e da polizia e carabinieri.
Ancora appuntamenti per tutta la giornata di oggi: alle 17 il sindaco Alemanno, alla presenza della governatrice della regione Lazio, Renata Polverini, il sottosegretario Gianni Letta e il rettore di Tor Vergata, Renato Lauro, intitoleranno a Giovanni Paolo II la piazza dell'ateneo dove si tenne la giornata della Gioventù nel 2000.
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